Un Pensiero di Nicola De Cesare

 



Non ancora 34 enne mi hanno regalato una grande emozione.
 
Ho ancora vivo negli occhi e nello spirito il ricordo di quanto ho vissuto in prima persona pochi giorni fa, un’esperienza che definire unica per emozioni e sensazioni e’ forse troppo riduttivo e quasi scontato.
 
Trovo enorme difficoltà a provare a descrivere con le parole tutte le emozioni vissute in quel giorno. Emozioni forti, nuove, diverse, mai provate prima…sensazioni che porterò sempre con me, che fortunatamente faranno ormai parte della mia esperienza di vita e che avrò il piacere e l’orgoglio di rivivere tutte le volte che mi fermerò a ricordare.
 
Ricordo la tensione durante la vestizione come nostro Signore, il momento della benedizione di Don Grilli a tutti i presenti nel salone principale, le emozioni che si accavallano non appena imboccato Corso Regina Margherita e il bagno di folla, persone che erano lì anche per me.
 
Rivivo il timore alle prime battute di recitazione, l’emozione della flagellazione e di portare la croce come ha fatto Cristo, le mie emozioni e quelle delle persone incontrate per il corso.
Persone che al mio passaggio facevano il segno della croce, alcune mi dicono, commosse in un pianto.
 
Ricordo l’atmosfera surreale nella mia continua ricerca a provare ad immaginare e rivivere ciò che avesse provato Cristo prima di salire sulla croce, quella croce che ha reso sopportabile poi tutte le difficoltà della nostra vita.
Infine una volta in croce l’inaspettata commozione, quando la storia era ormai segnata.
 
Dopo quest’esperienza, vorrei ringraziare innanzitutto Antonio Marino per aver creduto in me prima come persona e poi come novello attore e benedico di averlo incontrato quel 28 febbraio,
poi Carlo Rubino e mia moglie Archina per aver creduto che io potessi essere all’altezza del compito, del ruolo e del personaggio da interpretare.
Davvero Grazie!
 
Un ringraziamento particolare va alle mie figlie Ilena e Marika che hanno condiviso con me da subito, la possibilità di poter fare una nuova ed irripetibile esperienza, tutti gli attori, nessuno escluso che mi sono stati vicini con suggerimenti ed incoraggiamenti di ogni genere, i ragazzi del servizio civile, le associazioni e tutte le persone che nelle mille difficoltà si sono impegnate affinché tutto funzionasse al meglio.
 
Per ultimi i miei fratelli, mio padre, mia madre, i miei parenti e gli amici veri, che sono stati in ansia per me per le buone o cattive condizioni atmosferiche, nonché tutti i cittadini del nostro paese per la loro presenza fisica e partecipazione emotiva.
 
 
Concludo con l’ultima telefonata ricevuta nella giornata, da parte di una carissima amica di famiglia, una grande donna che personalmente stimo molto, la quale mi ha detto con molta semplicità, che certe esperienze non capitano mai a caso… accadono perchè c’è sempre dietro un disegno ben preciso…
 
Io voglio crederle, intanto una cosa è certa,
in me ormai qualcosa e’ cambiato e niente sarà più lo stesso.
 
Nicola De Cesare
 
 
 
 
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